Una traversata sul Picchio

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Il Picchio è uno Zuanelli Fax degli anni Novanta, recuperato e completamente rinnovato dal suo armatore che lo ha riportato all’originaria vocazione sportiva.







Il 33 piedi, progettato da Alain Jezequel per essere una solida ma veloce imbarcazione da alto mare, è capace di competere in regate di buon livello se adeguatamente preparato.



Il suo nuovo armatore ha per questa ragione avviato molti interventi migliorativi al motore, allo scafo, all’attrezzatura, scegliendo di ridurre al minimo la strumentazione digitale e commissionando una nuova velatura più performante alla Eurosail di Trieste, storica veleria di altissimo profilo tecnico.











Dopo aver partecipato alla quarantanovesima edizione della Barcolana, nel 2017, l’armatore-skipper e un amico hanno riportato Il Picchio a Porto Levante alle foci del Po, dove ormeggia abitualmente, sulle acque dell’Adriatico settentrionale in un giorno e una notte di traversata.











Qualche anno fa - non importa quando esattamente - avendo poco o nulla in tasca, e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra, pensai di andarmene un po’ per mare, e vedere la parte equorea del mondo. È un modo che ho io di scacciare la tristezza, e regola- re la circolazione. Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara; ogni volta che nell’anima ho un novembre umido e stillante; quando mi sorprendo a sostare senza volerlo davanti ai magazzini di casse da morto, o ad accodarmi a tutti i funerali che incontro; e soprattutto quando l’ipocondrio riesce a dominarmi tanto, che solo un robusto principio morale può impedirmi di uscire deciso per strada e mettermi metodicamente a gettare in terra il cappello alla gente, allora mi rendo conto che è tempo di mettermi in mare al più presto.

Herman Melville, Moby Dick